18 marzo 2007

Mercoledì 14 maggio: il pasto non è stato pagato doppio...


In seguito dell’ assemblea sindacale indetta per i lavoratori Se.ri.bo del Centro Preparazione Pasti di Erbosa per mercoledì 14 marzo, è stato comunicato tramite circolare del Direttore Operativo dott.Cesare Console, che, per il giorno in oggetto, non potendo produrre il pasto convenzionale, sarebbe stato attivato un servizio sostitutivo che prevede la fornitura di un cestino di cui vi scriviamo la composizione:

-n°2 panini da gr.50 circa cadauno imbustati singolarmente

-n°1 confezione di formaggio Philadelphia da gr. 60 circa

-n°1 confezione di prosciutto crudo da gr.60 circa

-n°1 succo di frutta bio da 200ml

-n°2 confezioni di merendine bio.

Non sarebbero però stati prodotti pasti alternativi per le diete speciali.

I bambini che abbiamo intervistato sul gradimento di questo pranzo “alternativo” si sono dimostrati soddisfatti per il tipo di pane diverso (al latte?) maggiormente apprezzato rispetto al solito barilino come del resto per il prosciutto crudo di Parma che finalmente inizia a comparire sulle nostre mense e per le due diverse merendine biologiche…

Abbiamo rilevato in molti bambini del primo ciclo difficoltà nella preparazione dei panini in quanto le posate di plastica non facilitano l’assemblarsi del pane e companatico in totale autonomia.

Resta la perplessità sulla modalità di conservazione di un formaggio fresco (ieri era una giornata decisamente piu’ che primaverile) e sull’assenza totale di un frutto.

Per il momento ci rallegra la novità rispetto alla questione pagamento/servizio usufruito: qualcosa si è mosso,qualche passo avanti viene fatto..LA STRADA E’ PERO’ ANCORA LUNGA! BUON LAVORO…..

11 marzo 2007

CITTA’ CHE VAI….MENSA CHE TROVI…..


Cari amici del blog, vogliamo condividere con voi una piacevole scoperta fatta grazie ad un nostro amico di Parma che ci ha inviato, in originale, un bel fascicoletto dal titolo”Menù scuole dell’ infanzia e scuole primarie e secondarie di primo grado. Anno scolastico 2006/’07”. All’inizio di ogni anno scolastico il Comune di Parma, in particolare l’Assessorato Politiche per l’infanzia e la scuola –settore educativo e sport- consegna ai genitori degli alunni questo originale vademecum nel quale l’assessore in questione presenta la sua iniziativa specificando che “la ristorazione scolastica è fondamentale per la salute e il benessere psicofisico dei nostri bambini: l’alimentazione nella prima infanzia assume particolare importanza dal momento che è proprio nell’età prescolare e scolare che i bambini sono più esposti ai rischi derivanti da un’alimentazione scorretta.Il consumo dei pasti a scuola è uno tra i primi veicoli per l’acquisizione di modelli culturali e comportamentali positivi che condizioneranno la vita del bambino…….l’Amministrazione attribuisce alla ristorazione scolastica molto piu’ di una semplice offerta di pasto sano e di qualità, …crede che insegnare ai bambini a mangiare correttamente sin dai primi anni di vita conducendoli a sane scelte nutrizionali e a regolare attività fisica, farà sì che acquisiscano e consolidino stili di vita adeguati”…

CHE SPLENDIDE PAROLE, ma in pratica?Sfogliamo curiosi l’opuscoletto….. e scopriamo che….vi sono subito tre pagine dedicate ad alcune tipologie di prodotti forniti suddivisi fra

1.Prodotti provenienti per la maggior parte da coltivazioni biologiche per le tipologie presenti sul mercato,

2. e prodotti tipici DOP e IGP

Riportiamo testualmente:
Primi piatti: riso proveniente da coltivazione biologica

Secondi piatti:carne bovina,suina e avicola biologica,prosciutto cotto bio,prosciutto crudo di Parma con stagionatura di 20 mesi,uova pastorizzate bio,Parmigiano Reggiano stagionatura 24 mesi,formaggi bio quali ricotta,crescenza,mozzarella e DOP e IGP quali fontina,asiago,caciotta d’Urbino,Robiola di Roccaverano,Toma Piemontese,taleggio.

Prodotti ittici di prima qualità

Ortofrutta:frutta e verdura bio

Condimenti:olio extravergine di oliva bio e pomodori pelati provenienti da agricoltura bio

Colazioni e merende: latte fresco e yogurth bio, latte e cacao bio, biscotti bio, crackers e fette biscottate bio, succo di futta bio, budino bio..

E’ SOGNO O VERITA’ ?????????

E non è finita…nelle pagine relative al calendario della stagionalità della frutta e della verdura ,sono presenti TUTTE le tipologie di ogni frutto e di ogni verdura possibile dagli asparagi alla zucca, dai meloni alle castagne…..non ci può credere!!!! Addirittura una volta al mese c’è il menù a colori con un pasto monocolore tipo Menù giallo:risotto alla zucca,halibut dorato,carote,dolce da forno….

HA HA…..l’halibut c’è anche qui…,beccati!!!!

E invece…,continuando a sfogliare e scopriamo che sì c’è l’halibut, ma anche:tonno,platessa,totani con patate,seppie in insalata…..,oltre a tortelli all’erbette,lasagne di carne o verdure ,anolini in brodo,riso agli spinaci,tagliatelle ai piselli,pasta alla pugliese, erbazzone, polenta, cannelloni con ricotta e spinaci, lesso con salsina, risotto alla parmigiana….

IL BELLO DEVE ANCORA VENIRE….

Sapete dove vengono preparati i pasti????

“I pasti sono cucinati in parte nelle cucine esistenti nelle scuole e in parte in un unico Centro di produzione pasti della ditta appaltatrice CAMST.

NON CI SONO PAROLE…….voi che dite?? E’ possibile che con le ben chiare Direttive

Regionali, il capoluogo di Regione, nel quale ha sede e opera anche Camst (SERIBO

ricordiamo è formata da 51% Comune di Bologna + Camst spa e Concerta spa), non possa

aspirare ad un servizio migliore???:

01 marzo 2007

"Una Sana Alimentazione Per Tuo Figlio"




E’ questo il titolo dell’opuscolo della Regione Emilia Romagna in circolazione negli ultimi giorni.
Davvero completo ed esaustivo, ci spiega come sia auspicabile che nelle mense scolastiche siano introdotti prodotti biologici, biodinamici e tipici (DOP, IGP,STG e prodotti tradizionali), e di come la Regione Emilia Romagna, approvando la legge regionale n.29 del 2002 (argomento da noi affrontato in un precedente articolo del blog), abbia cercato “di favorire il consumo di prodotti provenienti da coltivazioni biologiche, integrate, nonché dei prodotti tipici e tradizionali, riconosciuti ai sensi della normativa comunitaria, nazionale e regionale vigente, all’interno dei servizi di ristorazione collettiva.” (pag. 12)
A pag. 13 l’opuscolo recita: “Cari genitori, la Regione Emilia Romagna ci dà la possibilità di pretendere il meglio per i nostri figli. Come?
Semplicissimo: rivolgendoci ai sindaci delle nostre città e facendo loro richiesta che vengano introdotti nelle mense scolastiche cibi biologici e tipici nel rispetto della legge regionale.
”…”…è un diritto che possiamo esercitare…”

Inoltre parla della Carta dei Servizi che chi gestisce la mensa scolastica è tenuto per legge a fornire agli utenti, definendola “.. un documento che costituisce un vero e proprio patto scritto con gli utenti…”.
L’opuscolo prosegue elencando, a proposito della trasparenza del servizio nelle mense scolastiche, “I PUNTI FONDAMENTALI PREVISTI PER UNA CARTA DEI SERVIZI:

- Principi fondamentali:

  • EGUAGLIANZA: parità di trattamento sia fra utenti di diverse aree geografiche, sia fra le diverse categorie o fasce di utenti.
  • IMPARZIALITA’: divieto di discriminazione da parte dei soggetti erogatori nei confronti degli utenti
  • CONTINUITA’: erogazione continua, regolare senza interruzioni.
  • PARTECIPAZIONE:del cittadino alla prestazione del servizio (il cosiddetto diritto di accesso).
  • EFFICIENZA ED EFFICACIA: sia in termini assoluti che relativi.”

- …”Adozione di standard di qualità e quantità del servizio… Verifica degli standard con gli utenti e aggiornamento periodico.”

- “ Semplificazione delle procedure relative agli atti concernenti la prestazione…

· Informazione circa le modalità dei servizi.

· Verifiche sulla qualità e l’efficienza dei servizi prestati.

· Rimborso nei casi in cui il servizio sia inferiore, per qualità e tempestività, agli standard pubblicati.

· Procedure di reclamo dell’utente (accessibili, di semplice comprensione, rapide. Istituzione di uffici internidi controllo. Obbligo di risposta entro 30 gg.)

· Sanzioni per la mancata osservanza delle direttive(quelle valevoli per gli impiegati e i dirigenti, Nel caso in cui i servizi siano erogati da soggetti non pubblici, l’inosservanza è considerata inadempimento degli obblighi assunti contrattualmente).

Questo opuscolo parla di tutto ciò che noi genitori stiamo cercando di ottenere: della qualità, varietà e rintracciabilità del cibo che ogni giorno i nostri bimbi mangiano; della equità nel trattamento economico degli utenti (vedi iniquità fra rette forfait e rette a pasto); della continuità del servizio che pretendiamo (vedi scioperi vari senza fornitura di pasto alternativo). Ed elenca chiaramente le procedure alle quali un serio erogatore di servizi mensa si dovrebbe attenere. Il Comune e Seribo hanno sempre risposto alle richieste nostre e di altri utenti trincerandosi dietro al fatto che le leggi regionali di cui sopra sono delle “indicazioni” e non comportano obbligo per loro…
Non ci sembra una risposta seria e corretta.
A Bologna, capoluogo della Regione,
direttive regionali vengono ignorate praticamente senza alcuna spiegazione o giustificazione. Direttive emanate a tutela della salute dei nostri bimbi.