23 gennaio 2007

Ufficio Reclami - parte 2


Proprio in queste ore, mentre il nostro blog ha raggiunto le 2.000 visite, riceviamo e pubblichiamo integralmente il resoconto dell'incontro con Seribo al centro di produzione pasti:

"Lunedì 15 gennaio, accogliendo la mia richiesta di chiarimenti sul menu, ho avuto la possibilità di confrontarmi personalmente con il dott. Console e la dott.sa Portacci, rispettivamente Direttore e Dietista di Seribo.

L’incontro si è rivelato molto utile per chiarire in parte alcuni concetti. Innanzitutto, riguardo le ultime notizie di cronaca locale, Seribo smentisce l’eventuale aumento della retta finalizzato a finanziare la ristrutturazione interna dei 3 centri pasti presenti a Bologna. Nella persona del dott. Console, ci è stato assicurato che il “progetto è interamente autofinanziato a prescindere dal Comune e dagli utenti”. (ALLORA PER CHE COSA SERVIVA L’AUMENTO..???); stesso discorso, specifica, vale anche per la scelta di distribuire la rivista nelle scuole.
Seribo si dichiara un “semplice fornitore di servizio” e si prende in toto il merito delle migliorie che, secondo il suo direttore, si sono avute negli ultimi periodi, per esempio la quota di bio degli alimenti che, alla data odierna, dichiara essere costituita da un 18% di bio + 6% di lotta integrata. Queste migliorie, secondo Seribo, determinano il proprio aumento di spese di 9mila euro mensili. Il dott. Console specifica che, per “ l’eventuale quota bio mancante, occorre rivolgersi al Comune.”(BUONO A SAPERSI…)
Volendo seguire orientativamente i punti della lettera inviata loro, ho verificato che in effetti, ahimè, il mio quartiere scolastico di riferimento è purtroppo stato discriminato nella scelta dei pasti proposti nel menù essendo servito dal Centro Produzione Pasti Erbosa. (LO SOSPETTAVO…)
Quest’ultimo ha, per stessa ammissione della dott.sa, un menù monotono (E’ UGUALE DA ANNI) che si sta provvedendo ad arricchire e che però, come gli altri 2, da un anno e mezzo non prepara per es. le citate seppie con i piselli. Nello specifico del pesce, diciamo che i più fortunati sono gli alunni del Centro Produzione Pasti Fossolo, che sembrano avere maggior varietà. Le tipologie di pesce elencate nella rivista sono in capitolato, ma vengono utilizzati non in tutti i 3 C.P. e, se utilizzati, sono presenti solo nei sughi o negli impasti. (L’IMPRESSIONE CHE SI HA LEGGENDO LA RIVISTA NON E’ ESATTAMENTE QUESTA…)
Una delle difficoltà legate alla fruizione del pesce sembra essere la seguente: con i contenitori in utilizzo di ben vecchio stampo che non sempre mantengono integro il prodotto, la porzionatura nei singoli piatti è ingestibile. (COME FARANNO NELLE ALTRE CITTA’? SE E’ SOLO QUESTO IL PROBLEMA, IL CAMBIO DEI CONTENITORI DEVE ESSERE ALLORA UNA PRIORITA’!!!)
Viene specificato che la besciamella si utilizza sono per “legare” gli alimenti nella percentuale di un 3% (besciamella di produzione propria). Le merende pomeridiane, ci assicura il dott. Console, sono anch’esse in fase di revisione. Viene fatto da me notare che esistono sul mercato anche prodotti confezionati e/o monodose con materie prime di miglior qualità e anche con dolcificanti naturali che non incidono sul gusto. (ALMENO NELLA NOSTRA SCUOLA NON E’ PREVISTO IL MOMENTO PER LAVARSI I DENTI.. CONTRIBUIAMO FELICEMENTE CON QUESTA ABBONDANZA DI ZUCCHERI AD INCREMENTARE IL LAVORO DEI DENTISTI…).
Gli abbinamenti e la scelta dei vari cibi, specifica la dott.sa, sono frutto di un lavoro di equipe che tiene conto di parametri calorici e nutrizionali mensili. (MENSILI…’??? LA DIGESTIONE DEI MIEI FIGLI – HO FATTO NOTARE – NON E’ MENSILE E METTERE NELLO STESSO PASTO ORZO, PASSATO DI FAGIOLI, SFORMATO DI UOVO CON FORMAGGIO E POI DOPO 3 ORE UNA BELLA CIAMBELLA AL CIOCCOLATO NON E’, SECONDO ME, ESATTAMENTE UN AIUTO ALLA DIGESTIONE E ALLA CONCENTRAZIONE DI BAMBINI SEDUTI 8 ORE AL GIORNO…. INOLTRE E’ GIUSTO RISPETTARE I RANGE DI RIFERIMENTO, MA NON IMBROGLIANDO NEL QUOTIDIANO PER FAR TORNARE I CONTI CALORICI A FINE MESE!!!).
Per tutto ciò che riguarda la varietà di formaggi, cereali, frutta e verdura…il problema di fondo, è stato detto “è il gradimento dell’utente”. Seribo ha anche, dietro mia osservazione, confermato l’esigenza di conservare meglio i prodotti consegnati freschi in quanto,come si può notare dalle temperature non proprio tipicamente stagionali, lo yogurt e il latte serviti fino ad oggi, non sono mai stati conservati in frigo: l’intenzione sarebbe quella di inserirli in appositi contenitori, vista anche l’eccezionalità delle temperature di quest’anno.. Vedremo la tempistica. Alla data odierna in cui vi scrivo, ho ricevuto la rivista di gennaio e sono contenta di verificare che alcune definizioni del blog sono state riportate ( NON VIRGOLETTATE PERO’…..) come, per es. “siamo quello che mangiamo”. Nella premessa sulle buone abitudini, i concetti esposti sono encomiabili ma, scusate, si scivola sempre sulla buccia di banana alla fine….per “mangiare sano (e buono)”non basta seguire solo le semplici regole di pag. 3 soprattutto se si sconsiglia l’utilizzo di snack confezionati e si consiglia la lettura dell’etichetta….(.VORREI SAPERE IN EFFETTI COSA C’E’ NELL’ETICHETTA DEL FORNATELLO…..) poi a scuola si fa il contrario….o si elogiano gli omega 3 poi si serve solo halibut 4 volte al mese!!!!

Non voglio a priori accusare di malafede. Ho chiesto e mi è stato risposto. I segnali sono chiari: quando problemi in crescente aumento come obesità, colesterolo, intolleranze, diabete vengono diagnosticati sempre più in giovane età, un motivo c’è. Noi siamo anche ciò che mangiamo, non è un mio credo: è l’obiettività delle cose e noi lo stiamo ribadendo da ben più tempo della rivista Seribo. I nostri figli mangiano così troppi mesi all’anno per troppi anni per ignorare un aspetto così delicato come il momento del pasto: non siamo animali.
E’ DOVEROSA una particolare attenzione da parte di chi si occupa anche della crescita fisica dei bambini, verso la qualità e la varietà dei cibi proposti: non si pretende un’educazione alimentare, ma un ONESTO ORIENTAMENTO ALIMENTARE SI’. Le indicazioni, che Seribo scrive sull’ultima rivista essere spesso contrastanti, in realtà contrastanti non sono…non buttiamo polvere negli occhi….PER MANGIARE BUONO E SANO si deve investire davvero sulla QUALITA’ E SULLA VARIETA’ e come esecutori materiali di un servizio questo a loro viene chiesto. Pazienza, se alcuni bambini all’inizio si lamenteranno (ADESSO INVECE VA BENE A TUTTI ??? O COMUNQUE L’UTENTE E’ LO STESSO INSODDISFATTO??), si tratta di SALUTE, non di fissazioni di pochi. Occorre il CORAGGIO DELLA VERITA’, del CAMBIAMENTO. E’ inutile sentirsi raccontare di astratti parametri o valori. Non può e non deve essere da parte dell’adulto, il GRADIMENTO dei bimbi l’indiscusso sovrano delle nostre mense, se va a discapito della salute. Si moltiplicano le esperienze in tutta Italia di mense di qualità, molto gradite e a giusto prezzo: E’ FALSO SOSTENERE CHE I DUE PARAMETRI SONO ANTITETICI. QUAL E’ LA COLPA DI BOLOGNA SE NON SI RIESCE AD IMITARE I COSI’ VICINI COLLEGHI ROMAGNOLI ? E’ LA NON VOLONTA’, IL DENARO O L’INDIFFERENZA CHE NON RENDONO GIUSTIZIA AI 18MILA PASTI OGNI GIORNO PREPARATI?

Ci siamo dati appuntamento con Seribo fra 2 mesi CHIEDENDO NEL FRATTEMPO UN SEGNALE FORTE. Se l’ammodernamento che era già partito – mi è stato dichiarato - prima del nostro chiarimento darà i suoi frutti, non potremmo che esserne contenti; ma nel frattempo non nascondiamo la realtà SOLO dietro a dei vecchi contenitori….
Barbara G."

17 gennaio 2007

Ufficio Reclami







Nel mese di dicembre una mamma del quartiere San Donato ha mandato questa mail a Seribo.
Il tono ironico e provocatorio la rende decisamente simpatica nonostante la serietà degli argomenti trattati, ve la proponiamo integralmente:

“Buon Giorno,
ho ricevuto senza averne fatto richiesta il vostro giornalino, tramite diario di mio figlio, sul mangiare a scuola e a casa e desidero esprimere pubblicamente qualche mia considerazione.
Innanzitutto ho trovato molto interessante l’articolo relativo al pesce e alle sue ormai indiscusse qualità nutrizionali, e in particolare quello consumato nelle mense scolastiche.
I miei due figli frequentano scuole diverse e la vostra mensa da ormai cinque anni. Per vari motivi mi sono sempre molto interessata su ciò che mangiano a scuola e quindi ho sempre diligentemente fotocopiato i menù del mese in corso in tutti questi anni: sono rimasta veramente meravigliata quando ho letto che nelle vostre cucine si utilizzano non solo halibut, ma anche merluzzo, platessa, cernia, polpo o seppie….che meraviglia!!!! E pensare che prima del loro ingresso nella scuola materna io ignoravo cosa fosse l’halibut e ora scopro che la vostra mensa fornisce invece tutta questa varietà di pesce.
Perché i miei figlioli non l’hanno mai mangiato a scuola? Non sarà spero stato discriminato il nostro quartiere..
Molto interessante altresì la ricetta delle crocchette: "..merluzzo, nasello o simile...(simile cosa????)....patate, odori ( quali?) besciamella..." besciamella ???????? in che senso besciamella??? spero quella casalinga, o quella bella ricca di grassi che si prende dallo scaffale del supermercato??? E poi la massima digeribilità del pesce e il basso contenuto calorico ( giustamente elogiati nell’articolo) come si conciliano con questa scelta proteica, magari gustosa ma sicuramente discutibile ???
Certo il pesce non è un alimento molto gradito ai bambini, ma a mio avviso il pesce vero non è un saporito mix di pesce, uova, grana, besciamella & c. (sarebbe buona anche una suola con questi ingredienti). E' così che si alimenta la cultura legata al suo consumo?
Dall’anno scorso assaggio ciclicamente i vostri piatti nella mensa di mio figlio, quando ho chiesto il perché della monoscelta halibut nessuno mi aveva detto degli altri pesci. Anzi mi era stato risposto che l’halibut era, a causa della forte richiesta, a volte difficilmente reperibile per voi.
Sono onesta, mi è capitato si assaggiarlo più volte e spesso l’ho trovato gustoso, ma sempre e solo quello!!!
Mi ha altresì confortato l'intervista alla dott.sa Portacci circa l'abbinamento degli alimenti e la rotazione delle pietanze. Sempre in base alla mia esperienza vissuta ho trovato molto interessante la delucidazione delle combinazioni. Perchè i cereali compaiono poco o niente, magari nei menù invernali, ma comunque molto camuffati nella cottura con il rischio di disperderne in modo ineluttabile le loro proprietà (e solo orzo e farro! Esistono anche mais, miglio, kamut, avena...)? I miei figli li mangiano tutti e con regolarità nell'arco di tutto l'anno, d'inverno come zuppe, d'estate come insalate...perchè se la maggior parte dei bambini non ha ricevuto questa educazione alimentare, chi invece ce l'ha deve mangiare in modo conforme al costume generale??? Vi assicuro che pago regolarmente tutti i mesi la mia zuppina di retta....
Perchè il formaggio e' spesso quello che, secondo i luminari dell'alimentazione, e' tra i più grassi??? vedi stracchino??? Perchè avendo la fortuna culinaria di abitare in Emilia, non possiamo fare gustare ai nostri figli un pezzetto di grana o un po' di caciotta del nostro appennino? E la tanto celebrata magra ricotta?? Perchè non compare mai?
Perchè c'e' sempre un'abbondanza in stile germanico di patate e suino??? Perchè la carne viene spesso mescolata nelle sue varietà sotto forma di crocchette, polpette, polpettone???
Perchè le verdure sono sempre le stesse??? Che fine ha fatto la stagionalità degli alimenti??? spinaci, bietola, finocchio, rapa, cavolfiore, broccoli, cetriolo, sedano....non li ho mai visti menzionati.
E i legumi??e' certificato che costituiscono una valida alternativa alle proteine animali (magari in combinazione con i cereali): non esistono solo i borlotti della pasta di fagioli che ogni tanto fa capolino nel menù.....
perchè nelle merende pomeridiane sono spesso presenti prodotti confezionati con grassi vegetali e di quale provenienza? e perchè sia il cibo, che le bevande che lo yogurth pomeridiani hanno tutti rigorosamente lo zucchero????
mi piacerebbe capire di più
sono fiduciosa in vostro chiarimento.
cordiali saluti, Barbara G."

Seribo ha risposto immediatamente a questa simpatica mamma, invitandola per avere tutti i chiarimenti richiesti a visitare il centro di produzione pasti.
La visita al centro di produzione pasti si è svolta questa settimana. Nei prossimi giorni incontreremo questa mamma e nel prossimo articolo vi racconteremo i dettagli e le impressioni di questo incontro.

13 gennaio 2007

Una occasione persa !!!


Eccoci di nuovo qui dopo un breve periodo di vacanza.
Ci sarebbe molto da dire in questi giorni sull’ipotesi di aumento della retta avanzata dall’amministrazione comunale. Forse non si sono ancora resi conto che a Bologna già paghiamo una delle rette più care d’Italia e la qualità del servizio non incontra certo i favori di chi in mensa ci mangia.

Ma oggi vorremmo parlare d’altro, perché tutti noi abbiamo perso una bella occasione. Qualche tempo fa abbiamo ricevuto questa mail che segnalava una fiera decisamente interessante.
Scuola dei Sapori è il primo progetto fieristico italiano dedicato alla ristorazione scolastica e all’educazione alimentare. Ha l’obiettivo di far incontrare gli operatori e le aziende della filiera con i decisori d’acquisto delle Pubbliche Amministrazioni, focalizzando l’interesse su due concetti cardine: la qualità del prodotto e del servizio e la sostenibilità. La sua formula espositiva risponde all’esigenza di incentivare l’estensione dei contatti attraverso la partecipazione dei sistemi di ristorazione scolastica più significativi in ambito nazionale a livello di qualità ed eccellenza”

Alla prossima edizione ci piacerebbe vedere il nostro Comune in prima linea.
Per informarsi e confrontarsi sulle scelte possibili.

Per controllare e toccare con mano realtà chiaramente migliori e più a buon mercato della nostra.

Per dimostrare di interessarsi alla qualità e di volere migliorare, e non considerare solo il proprio tornaconto economico.
Perché è possibile un servizio migliore a minor prezzo !!!