05 ottobre 2007

Tu lo sai cosa mangi??


L’11 luglio si è svolta a Bologna un’importante manifestazione. Abbiamo chiesto alla Coldiretti la possibilità di proporre a voi lettori i motivi della loro protesta perché crediamo che, anche se l’estate è già passata, le ragioni del loro (e non solo loro) malcontento siano ben valide. Leggete attentamente!

Cari cittadini di Bologna,
perché questa manifestazione?
Importiamo quasi tre miliardi latte straniero che servono a fare formaggi venduti come made in Italy. Vi sembra giusto?
La nostra industria importa pomodoro dalla Cina che - solo quest’anno -aumenterà del 150% * !!
E il nostro pomodoro italiano che fine farà?
Importiamo frutta e prosciutti semilavorati che diventeranno falsi prodotti made in Italy.
Possiamo ancora accettare tutto questo?
L’Unione Europea obbliga l’indicazione dell’origine dell’ortofrutta.
Perchè il consumatore non trova quasi mai l’etichetta nella frutta che compra?
Vogliono mettere la segatura nel vino. Ma poi “quel vino” chi se lo dovrebbe bere?
Senza l’origine in etichetta importiamo oltre il 30% * di olio che diventerà falso extravergine italiano.
Ma sarà ora di farla finita?
Vogliono imporre l’uso dei cibi modificati geneticamente. Una follia!
Non ci permettono di produrre energia dai campi!L’assurda controindicazione:potrebbero essere meno care le bollette pagate dagli
italiani!
*Fonte:Elaborazione Coldiretti su dati ISTAT relativi al primo
trimestre 2007

Come consumatori e come genitori crediamo che queste siano ragioni sufficienti per appoggiare l’iniziativa di Coldiretti: Voi cosa dite?

Coldiretti, presieduta attualmente da Sergio Marini, è la principale Organizzazione Agricola a livello nazionale e tra le prime a livello europeo.Coldiretti è una forza sociale che rappresenta le imprese agricole e valorizza l’agricoltura come risorsa economica, umana ed ambientale.

2 Comments:

Anonymous Anonimo said...

La piena tracciabilita’ delle materie prime utilizzate ed il libero accesso di genitori e di insegnanti delle Commissioni mensa alle certificazioni dei prodotti impiegati sarebbe anche per Seribo un bel segnale di trasparenza.
Che volontà c'è per lavorare in questa direzione?

sabato, 06 ottobre, 2007  
Anonymous Anonimo said...

Possiamo dire nessuna...!!!!
E' una battaglia che altri Comitati hanno intrapreso negli anni passati, ma ci risulta con scarsa fortuna.
E questo malgrado si tratti di persone estremamente motivate e competenti, con le quali abbiamo avuto la fortuna di collaborare per realizzare alcuni progetti come gli scioperi della retta o altro..
Speriamo in futuro di poter insieme cambiare la situazione attuale!

lunedì, 08 ottobre, 2007  

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