Ogni mese….un paese: il sapore del mondo entra a scuola
Da ottobre fino a maggio un giro del Mondo in 8 menù per i 160.000 bambini che mangiano a scuola. E’ partito, nelle mense scolastiche di Roma, la preparazione, una volta al mese, di un menù etnico. Oltre ai piatti tipici della tradizione romanesca già presenti nella dieta scolastica, ora i bambini potranno scoprire i sapori del resto del Mondo. Massimo rigore nella scelta dei piatti - solo ricette per bambini - nelle materie prime, biologiche, nei valori nutrizionali e nella preparazione. Realizzati 8 opuscoli per le scuole con le ricette, ma anche per scoprire i Paesi da cui provengono.
Zuppa alla rapa rossa polacca, una spolverata di riso basmati del Bangladesh, deliziosa patata peruviana, involtino di carne con foglie di verza romena o pollo in agrodolce filippino. Il tutto in armonia con i formaggi albanesi ed il cous cous del Marocco, come dessert la pera al forno cinese.
Sono alcuni esempi del nuovo menù multietnico che sarà servito a pranzo un giorno al mese, da ottobre a maggio, nelle mense scolastiche.
Otto diversi menù appartenenti alle comunità più presenti nelle scuole della Capitale: Bangladesh (in ottobre), la Romania (in novembre), l’Albania (in dicembre), la Polonia (in gennaio), il Perù (in febbraio), la Cina (in marzo), il Marocco (in aprile), le Filippine (in maggio).
Massimo rigore è stato posto nella scelta dei piatti: solo ricette per bambini; materie prime di alta qualità, biologiche e/o equosolidali, Dop/Igp, come per tutti gli altri menù; valori nutrizionali in linea con le raccomandazioni LARN; preparazione fatta nelle cucine degli istituti dai cuochi scolastici.
Esattamente, quindi, le stesse procedure applicate per la preparazione di tutti gli altri 150.000 pasti serviti ogni giorno nelle scuole della Capitale.
“Ogni mese un Paese”, promosso dall’Assessorato alle Politiche Educative e Scolastiche del Comune di Roma in collaborazione con il Dipartimento di Biologia Animale e dell’Uomo dell’Università “La Sapienza” e la Struttura Complessa di Medicina Preventiva delle Migrazioni del Turismo e di Dermatologia Tropicale dell’Istituto San Gallicano è un’iniziativa unica nel suo genere.
L'introduzione non occasionale di menù etnici nella ristorazione scolastica romana – ha sottolineato l'Assessore Maria Coscia - rappresenta la prima iniziativa in questo senso in Italia. Meno del 5% delle mense scolastiche del nostro Paese servono piatti tipici di altre culture, e generalmente in occasione di festività civili o religiose". La ristorazione scolastica, è un'occasione di scambio di "sapori " e di unione di "saperi" con l’obiettivo di educare il palato a nuovi sapori ed arricchire la mente con la conoscenza di nuove culture. Il progetto, infatti, non prevede solo l'introduzione di piatti etnici, ma anche un dialogo tra insegnanti, studenti e le famiglie sui tanti aspetti impliciti nei cibi: antropologici, storico-geografici, socio-economici e nutrizionali. A questo scopo sono stati realizzati otto opuscoli per le scuole, che raccontano la storia e il territorio, la cultura alimentare, festività e curiosità, e una fiaba di ognuno degli 8 Paesi portati a tavola. A Roma i bambini e ragazzi stranieri che frequentano le scuole della città, dal nido alle superiori, sono circa 30mila di 170 nazionalità diverse, circa il 9% del totale.
Sul totale degli alunni in Italia, quelli con cittadinanza non italiana sono passati dall’1,8% dell’a.s. 2000/01, a circa il 5% dell’a.s 2005/06. Nel quinquennio 2005/2009, si prevede un’incidenza di oltre il 6%. La presenza è molto disomogenea e differenziata sul territorio nazionale: più elevata nelle aree del Nord e del Centro; Lazio, insieme a Piemonte e Lombardia, le regioni con la più alta presenza di studenti stranieri.
(da C.S. Comune di Roma ott.’07)
Zuppa alla rapa rossa polacca, una spolverata di riso basmati del Bangladesh, deliziosa patata peruviana, involtino di carne con foglie di verza romena o pollo in agrodolce filippino. Il tutto in armonia con i formaggi albanesi ed il cous cous del Marocco, come dessert la pera al forno cinese.
Sono alcuni esempi del nuovo menù multietnico che sarà servito a pranzo un giorno al mese, da ottobre a maggio, nelle mense scolastiche.
Otto diversi menù appartenenti alle comunità più presenti nelle scuole della Capitale: Bangladesh (in ottobre), la Romania (in novembre), l’Albania (in dicembre), la Polonia (in gennaio), il Perù (in febbraio), la Cina (in marzo), il Marocco (in aprile), le Filippine (in maggio).
Massimo rigore è stato posto nella scelta dei piatti: solo ricette per bambini; materie prime di alta qualità, biologiche e/o equosolidali, Dop/Igp, come per tutti gli altri menù; valori nutrizionali in linea con le raccomandazioni LARN; preparazione fatta nelle cucine degli istituti dai cuochi scolastici.
Esattamente, quindi, le stesse procedure applicate per la preparazione di tutti gli altri 150.000 pasti serviti ogni giorno nelle scuole della Capitale.
“Ogni mese un Paese”, promosso dall’Assessorato alle Politiche Educative e Scolastiche del Comune di Roma in collaborazione con il Dipartimento di Biologia Animale e dell’Uomo dell’Università “La Sapienza” e la Struttura Complessa di Medicina Preventiva delle Migrazioni del Turismo e di Dermatologia Tropicale dell’Istituto San Gallicano è un’iniziativa unica nel suo genere.
L'introduzione non occasionale di menù etnici nella ristorazione scolastica romana – ha sottolineato l'Assessore Maria Coscia - rappresenta la prima iniziativa in questo senso in Italia. Meno del 5% delle mense scolastiche del nostro Paese servono piatti tipici di altre culture, e generalmente in occasione di festività civili o religiose". La ristorazione scolastica, è un'occasione di scambio di "sapori " e di unione di "saperi" con l’obiettivo di educare il palato a nuovi sapori ed arricchire la mente con la conoscenza di nuove culture. Il progetto, infatti, non prevede solo l'introduzione di piatti etnici, ma anche un dialogo tra insegnanti, studenti e le famiglie sui tanti aspetti impliciti nei cibi: antropologici, storico-geografici, socio-economici e nutrizionali. A questo scopo sono stati realizzati otto opuscoli per le scuole, che raccontano la storia e il territorio, la cultura alimentare, festività e curiosità, e una fiaba di ognuno degli 8 Paesi portati a tavola. A Roma i bambini e ragazzi stranieri che frequentano le scuole della città, dal nido alle superiori, sono circa 30mila di 170 nazionalità diverse, circa il 9% del totale.
Sul totale degli alunni in Italia, quelli con cittadinanza non italiana sono passati dall’1,8% dell’a.s. 2000/01, a circa il 5% dell’a.s 2005/06. Nel quinquennio 2005/2009, si prevede un’incidenza di oltre il 6%. La presenza è molto disomogenea e differenziata sul territorio nazionale: più elevata nelle aree del Nord e del Centro; Lazio, insieme a Piemonte e Lombardia, le regioni con la più alta presenza di studenti stranieri.
(da C.S. Comune di Roma ott.’07)
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